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Momendol 220mg 24 Compresse Rivestite

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Momendol 220mg 24compresse

Principio attivo: naprossene 200 mg (equivalente a naprossene sodico 220 mg).

Eccipienti :

  • Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone (K25), carbossimetilamido sodico, silice colloidale anidra, magnesio stearato
  • Film-rivestimento: ipromellosa, macrogol 400, titanio diossido (E 171), talco

Indicazioni

Trattamento sintomatico di breve durata dei dolori lievi e moderati quali dolore muscolare ed articolare (ad es: mal di schiena, torcicollo), mal di testa, mal di denti e dolore mestruale. Momendol può essere utilizzato anche per il trattamento della febbre. 

Non assumere

  • Se è allergico (ipersensibile) al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o verso altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico
  • Se presenta manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria, rinite, polipi nasali, angioedema, e reazioni allergiche indotte da acido acetilsalicilico, analgesici, farmaci antinfiammatori e/o antireumatici
  • Se ha avuto precedenti di sanguinamento gastro-intestinale o perforazione, ulcera peptica ricorrente in fase attiva o relativa a precedenti episodi, malattie infiammatorie croniche intestinali (coliti ulcerose, morbo di Crohn), grave insufficienza epatica, severa insufficienza cardiaca , grave insufficienza renale (clearance creatininica <30 ml/min), angioedema, in corso di terapia intensiva con diuretici, in soggetti con emorragia in atto e a rischio di emorragia in corso di terapia con anticoagulanti

Avvertenze

  • Il prodotto non può essere somministrato sotto i 12 anni, mentre sotto i 16 anni deve essere somministrato solo dopo aver consultato il medico
  • Esiste una stretta correlazione tra dosaggio e comparsa di effetti indesiderati severi a livello gastrointestinale. Pertanto dovrebbe essere sempre usato il dosaggio minimo efficace
  • Le medicine così come Momendol possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus. Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata [7 giorni per il dolore e 3 giorni per il trattamento della febbre]
  • Durante il trattamento con Momendol la diuresi e la funzionalità renale dovrebbero essere ben monitorizzate, particolarmente negli anziani, nei pazienti con insufficienza cardiaca o con insufficienza renale cronica e nei pazienti in trattamento con diuretici, in seguito ad interventi chirurgici maggiori che comportano una grossa perdita di sangue
  • Quando Momendol è utilizzato in pazienti con severa insufficienza cardiaca, può intervenire un peggioramento delle condizioni
  • Quando Momendol è utilizzato nei pazienti con precedenti di malattie gastrointestinali o insufficienza epatica e nei pazienti con manifestazioni allergiche in atto o pregresse, in quanto in questi soggetti il prodotto può determinare broncospasmo, asma, o altri fenomeni allergici, si consiglia particolare cautela
  • Momendol deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità
  • Se insorgono disturbi visivi, il trattamento con Momendol deve essere sospeso
  • Poiché il naprossene come ogni altro farmaco antinfiammatorio può mascherare i sintomi concomitanti di malattie infettive
  • Poiché in casi isolati è stata riportata, in connessione temporale con l’uso di farmaci antinfiammatori, una esacerbazione di infiammazioni su base infettiva
  • Se usato nei pazienti anziani, che generalmente presentano qualche grado di compromissione delle funzioni renali, epatiche e cardiache, dal momento che questo gruppo di pazienti è maggiormente esposto al rischio di insorgenza di effetti indesiderati correlati all’impiego di farmaci antinfiammatori. L’uso prolungato di farmaci antinfiammatori nell’anziano è sconsigliato
  • Poiché il naprossene inibisce l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. Pazienti con alterazioni della coagulazione o in terapia con medicinali che interferiscono con la coagulazione devono essere attentamente monitorizzati durante l’assunzione di Momendol
  • Quando Momendol è utilizzato da consumatori abituali di alte dosi di alcool c’è un alto rischio di sanguinamento dello stomaco
  • L’uso del prodotto deve essere evitato nei casi di dolore di origine gastrointestinale. E’ infatti noto che nei pazienti che assumono farmaci antinfiammatori può verificarsi sanguinamento allo stomaco o all’intestino
  • Poiché il prodotto appartiene ad una classe di farmaci (FANS, farmaci antinfiammatori) che potrebbero causare problemi alla fertilità nelle donne. Questo effetto è reversibile al momento dell’interruzione del trattamento
  • Nei pazienti asmatici, il prodotto è generalmente controindicato
  • Il Momendoldovrebbe essere assunto preferibilmente dopo un pasto
  • Come gli altri farmaci antinfiammatori, è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Durante i primi cinque mesi di gravidanza il Momendol, come gli altri farmaci antinfiammatori dovrebbe essere assunto, solo se necessario e dopo aver consultato il medico e avere valutato con lui il rapporto rischio/beneficio nel proprio caso

Interazione con altri farmaci

  • La somministrazione di naprossene con altri farmaci antinfiammatori o corticosteroidi non è consigliata in quanto aumenta il rischio di ulcere e sanguinamento gastro-duodenale
  • Il naprossene aumenta l’effetto anticoagulante di anticoagulanti di tipo cumarinico (es. warfarin, dicumarolo) perché prolunga il tempo di protrombina e riduce l’aggregazione piastrinica
  • La combinazione di naprossene e litio dovrebbe essere evitata; quando necessaria, si consiglia uno stretto monitoraggio dei livelli plasmatici di litio ed un aggiustamento del dosaggio
  • A causa dell’elevato legame del naprossene con le proteine plasmatiche, si consiglia cautela nel trattamento concomitante con idantoinici o sulfamidici
  • Particolare cautela deve essere adottata anche nei pazienti in trattamento con ciclosporine, tacrolimo, sulfaniluree, diuretici d’ ansa, metotressato, betabloccanti, ACEinibitori, probenecid, diuretici tiazidici e digossina
  • Il naprossene può alterare il tempo di sanguinamento (che può risultare aumentato fino a 4 giorni dall’interruzione della terapia), la clearance della creatinina (può diminuire), l’ azotemia ed i livelli ematici di creatinina e potassio (possono aumentare), i test della funzionalità epatica (si può avere aumento delle transaminasi). Il naprossene può indurre falsi positivi nella determinazione dei valori urinari del 17- chetosteroide e può interferire con le determinazioni urinarie dell’acido 5-idrossiindolacetico. La terapia con naprossene dovrebbe essere interrotta almeno 72 ore prima dell’esecuzione dei test di funzionalità cortico- surrenalica.

 

Modalità d'assunzione

  • La dose abituale è: Adulti ed adolescenti sopra i 16 anni: 1 compressa rivestita con film ogni 8-12 ore
  • Se necessario, un migliore effetto può essere ottenuto iniziando, il primo giorno, con 2 compresse rivestite con film seguite da 1 compressa rivestita con film dopo 8-12 ore. I pazienti anziani e i pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non dovrebbero superare le 2 compresse rivestite con film nelle 24 ore
  • Non usare per più di 7 giorni per il dolore e per più di 3 giorni per febbre
  • Consultare il medico se la febbre o il dolore persistono o peggiorano
  • Deglutire le compresse rivestite con film intere accompagnandole con acqua o altra bevanda

 

Possibili effetti indesiderati

Come tutti medicinali, Momendol può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino. Gli effetti indesiderati osservati più comunemente sono di natura gastrointestinale.

  • Alterazioni dell’apparato gastrointestinale -Comune: nausea, dispepsia, vomito, pirosi, gastralgia, flatulenza. Non comune: diarrea, costipazione. Raro: ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatale, soprattutto nei soggetti anziani, si può verificare ematemesi, stomatite ulcerativa, un peggioramento della colite e malattia di Crohn. Molto raro: colite, stomatite. Meno frequentemente è stata osservata gastrite
  • Alterazioni del sistema nervoso - Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Molto raro sintomi tipo meningite. Alterazioni dell’apparato uditivo e vestibolare - Non comune: tinnito, disturbi dell’udito. Disturbi oculari – Non comune: disturbi della vista. Disordini generali e alterazione del sito di somministrazione – Non comune: brividi, edema (incluso edema periferico)
  • Alterazioni del sistema immunitario – Non comune: reazioni allergiche (inclusi edema del viso e angioedema). Disturbi psichiatrici – Non comune: disturbi del sonno, eccitazione
  • Alterazioni renali e delle vie urinarie – Non comune ridotta funzionalità renale
  • Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo – Non comune: eruzione cutanea/prurito. Molto raro: fotosensibilità, alopecia, eruzione vescicolare, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica
  • Alterazioni del sistema vascolare – Non comune: ecchimosi
  • Alterazioni del sangue e del sistema linfatico – Molto raro: anemia aplastica o emolitica, trombocitopenia, granulocitopenia
  • Alterazioni cardiache – Molto raro: in concomitanza con il trattamento con i FANS sono stati osservati tachicardia, edema, ipertensione e insufficienza cardiaca
  • Alterazioni del sistema epatobiliare - Molto raro: ittero, epatite, alterazione della funzionalità epatica. Indagini diagnostiche – Molto raro: aumento della pressione sanguigna
  • Alterazioni dell’apparato respiratorio, del torace e del mediastino – Molto raro: dispnea, asma. Come per altri analgesici - antinfiammatori, antireumatici non steroidei (FANS), reazioni allergiche di tipo anafilattico o anafilattoide possono verificarsi in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci della stessa classe. I sintomi caratteristici di una reazione anafilattica sono: ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, perdita di conoscenza, difficoltà della respirazione o della deglutizione, prurito, orticaria con o senza angioedema, arrossamento della cute, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea

Come conservare

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non usare dopo la data di scadenza che è riportata sul cartone. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese. Conservare nella confezione originale per tenerla al riparo dalla luce e dall’umidità. 

Contenuto di una confezione

24 compresse rivestite con film.